Come gestire il restyling del tuo sito web lato SEO 🛠

Fare un restyling di un sito web è una pratica molto comune. Il sito web rappresenta l’immagine aziendale online e non è raro che capiti di voler rinfrescare la propria identità, magari modificando struttura e contenuti.

Quello a cui bisogna prestare veramente tanta, tantissima attenzione, è gestire il cambiamento curando la SEO del sito web. È fondamentale perché se non si opera nel modo corretto, si potrebbe rischiare di perdere il posizionamento acquisito sui motori di ricerca, il traffico di utenti generato sul sito e di conseguenza, tutti i soldi ed il tempo investiti per curare questo lato del progetto.

Quando intervenire lato SEO sul sito web? 🧐

Lato SEO, sul sito web è importantissimo intervenire nel caso in cui:

  • Si passa da “http” a “https”
  • Si passa da “www.sito.com” a “sito.com”
  • Si modifica il dominio
  • Si modifica la struttura delle pagine e i link

Se si effettuano modifiche esclusivamente di tipo grafico, si può evitare l’affanno da SEO. In alternativa, è meglio farsi venire un po’ d’ansia e capire come intervenire durante il restyling di un sito web (proprio come facciamo noi quando curiamo i nostri progetti lato SEO durante i restyling!)

1. Analizza le pagine più visitate 🤓

Prima di tutto, esegui l’accesso su Google Analytics e individua le pagine più visitate, che portano più traffico sul sito. Per farlo, basta cliccare su acquisizione, poi su canali e cliccare su organic search, ricerca organica. Dopodiché, seleziona le pagine di destinazione e a questo punto, saprai quali sono quelle più interessanti per i tuoi lettori.

Se continueranno ad avere una buona attinenza con il nuovo sito web che devi progettare, allora converrà mantenerle così come sono (sia a livello di URL che di contenuti e metadati), arricchendole quando possibile e prendendole come spunti utili per sviluppare nuovi contenuti.

Esporta URL e title di pagina 🗒

Subito dopo aver individuato le pagine che portano più traffico, la seconda operazione da eseguire è quella di segnarsi tutti i link esistenti e i title corrispondenti. I title sono uno degli elementi fondamentali per la SEO e per il posizionamento delle pagine. Online, ci sono parecchi strumenti, anche gratuiti, che ci consentono di esportare velocemente gli URL e gli altri elementi delle pagine web; uno dei più popolari è Screaming Frog.

Procedi con l’esportazione degli URL e dei title su un file Excel. A cosa serve prendere nota di tutto ciò? È presto detto.

Per gli URL andrà eseguito un redirect 301, ossia bisognerà comunicare al motore di ricerca che il contenuto presente sul vecchio link sarà nuovamente disponibile su quello nuovo. I title invece, che giocano un ruolo fondamentale nel posizionamento, dovranno essere valutati singolarmente per capire quali vale la pena mantenere e quali si possono riscrivere.

Lo stesso vale per i contenuti all’interno delle pagine. Se una pagina è ben posizionata su Google, oltre al title, è anche merito del contenuto al suo interno. Mettiamo il caso che tu abbia una scuola di cucina: se i corsi rimangono gli stessi e i contenuti son ben strutturati, probabilmente vale la pena mantenerli ed eventualmente approfondirli.

Tutto ciò potrai valutarlo con il tool di Google Analytics, come descritto nel passaggio precedente.

A questo punto, di fianco ad ogni link del vecchio sito, segna i link di quello nuovo e assicurati che tutti quanti vengano effettivamente presi in considerazione. Nel caso in cui alcuni URL non dovessero più servire, perché non più esistenti o perché non portano traffico e preferisci rivederli completamente, dovranno restituire l’errore 410 (gone).

Piccolo approfondimento: differenza tra 404 e 410 📌

È molto importante prendersi cura dei link che non servono più, perché se non vengono trattati come 301 o 410, restituiranno un errore 404 (temporaneamente non disponibile). La differenza tra l’errore 404 è il 410 è che nel primo caso, gli spider torneranno sempre a far visita sul sito per vedere se l’URL è tornato disponibile, mentre nel secondo caso non tornano più.

Se gli spider tornano frequentemente e rilevano continuamente errori 404, ne risentirà negativamente il posizionamento organico, cosa che non succede assolutamente con l’errore 410.

Esamina i backlink 🔗

Esaminare i backlink è molto utile, anche quando non stai rifacendo il tuo sito web. Di tanto in tanto, è giusto vedere quali siti puntano al nostro e capire se portano valore o sono dannosi. In questo caso, esaminare su quali pagine puntano link esterni di valore ti permette di gestirle in maniera tale da conservarne il valore.

Per farlo, puoi utilizzare strumenti freemium come Semrush, oppure puoi utilizzare la Search Console, cliccando su Traffico di ricerca e poi su Link che rimandano al tuo sito. Sulla sinistra, trovi i siti che puntano più link verso il tuo sito, mentre sulla destra trovi le tue pagine più linkate.

A fine lavoro, ti basterà comunicare a Google tramite la search console che il tuo nuovo sito web è pronto per essere navigato dai suoi spider.

Controlla bene la sitemap ed il file robots: solitamente vengono generati in automatico se usi un CMS come WordPress, ma se li avevi creati a mano allora ti conviene dar loro un’occhiata e aggiornarli.

Meglio fare qualche passaggio in più, piuttosto che perdere posizioni duramente guadagnate, non trovi?

Se avessi bisogno del nostro aiuto, contattaci pure!

Published On: 16 Gennaio 2019 / Categories: Tutorial /

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